Replying to Elogio alla mediocrità

  • Create account

    • Nickname:
  • Enter your Post

    •              
           
       
      FFUpload  Huppy Pick colour  HTML Editor  Help
      .
    •      
       
      Clickable Smilies    Show All
      .
  • Clickable Smilies

    • :huh:^_^:o:;):P:D:lol::B)::rolleyes:-_-<_<:)
      :wub::angry::(:unsure::wacko::blink::ph34r::alienff::cry::sick::shifty::woot:
      <3:XD:*_*:];P:XP:(:=)X):D:>.<>_<
      =_=:|:?3_3:p:;_;^U^*^^*:=/::*::b::f:

  •   

Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 26/3/2014, 00:30
    In un modo o nell'altro siamo ancora qui. Dopo mesi che non tocco questo puzzolente angolo -in putrefazione avanzata- del web, dopo mesi che continuo ad ostinarmi a riporre la mia fede e la mia ostinazione in lidi più oscuri, nel lato sbagliato della luna. Siamo ancora qui, a luci spente e occhio calante, per nessuna vera ragione.
    Mi piacerebbe poter parlare di bisogno fisiologico, l'ho sempre sognato. "Scrivo perché non posso farne a meno!"; certo. Magari. In realtà potrei farne a meno, in realtà dovrei farne a meno. Fare a meno di scrivere stronzate che non so dove andranno a parare nonostante abbia già inserito il titolo, di cimentarmi in un'arte che mi piace ma che non patroneggio, di andare a letto tardi e di scassare la fava al coinquilino che già dorme. Domani devo alzarmi presto, in fondo. Domani devo andare a inglese e insultare la stronza che stamattina mi ha passato il microfono, devo studiare qualcosa per non sentirmi in colpa, devo cercare di non addormentarmi a geografia, devo seguire con velato interesse linguistica, devo prendere due fottuti treni per tornare a casa, ho una vita io! Devo... sì, devo vivere. Vivere il domani che non è oggi, il domani in tutta la sua noiosa mediocrità. Viverlo e passarlo.
    Te ne rendi conto solo quando hai la forza di metterti a scrivere, però. Solo quando piazzi il culo ossuto sulla sedia e ti ingobbisci sui tasti neri avvicinandoti ogni secondo di più al paraplegismo ti autorizzi a pensarci davvero; a scandire mentalmente un rinfrescante "Ah, che giornata di merda!". Ma ehi, non è successo un cazzo! Anzi, per i tuoi standard è andata tutto sommato bene. È il mondo a essere un po' una merda, tutto qua. Non è vero un cazzo che a fine giornata devi compiacerti di quello che è successo di bello; scrivere di quello che non è successo di noioso, di mediocre, è molto più costruttivo. Gli dà un senso. Nobilità il tuo essere una futile personetta schifosa.
    Per me è esattamente così. Scrivere non è un bisogno, è un sollievo occasionale. Uno zuccherino pccino picciò al cavallo in calore che è il mio ego. "Tranquillo, bello. Oggi non hai concluso un cazzo, ma se ne scrivi ironicamente qualcuno penserà che sei figo e alternativo. Cosa più importante, te ne autoconvincerai. Dai bello, la prossima volta ti do una carota." È così, non c'è un cazzo da fare. Ora e sempre, nei secoli dei secoli.
    Eppure c'è anche un po' di Hegel in questo eterno ritorno della pochezza. C'è anche un po' di Sintesi, alcuni illusori quanto revitalizzanti passi avanti. Mi piace chiamarli "prese di coscienza". O, volendo essere più stronzi professionali "autoconsapevolezza di convinzione" (eh?). Perché in fondo, ogni volta che scrivo, un po' anche quando penso soltanto, tendo a fissare descrizioni a posteriori di quello che credo essere diventato. Di quell'essere umano che ogni giorno mediocre e noioso sto lentamente costruendo. Esempio:
    Recentemente, ho scoperto che mi piace essere mediocre.
    E questo è tutto, perché ho sonno.

Review the complete topic (launches new window)